La cerimonia del 9 maggio in Russia quest’anno è stata più dimessa degli altri anni. Putin parla di guerra contro Mosca.
A Mosca il 9 maggio si festeggia la giornata della vittoria contro il nazismo durante la Seconda guerra mondiale. La cerimonia di oggi è stata più dimessa rispetto al solito nonostante sia la festa più importante per la Russia. Il timore era legato a questioni di sicurezza anche se si è ugualmente svolta la parata militare nella piazza Rossa. Il discorso di Putin ha inneggiato alla vittoria russa.
Sul palco erano presenti solo sette leader stranieri tra cui l’alleato bielorusso Aleksandr Lukashenko e il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev. In molte città sono stati annullati i festeggiamenti e anche la marcia del Reggimento immortale, la sfilata di cittadini russi con le fotografie dei parenti morti nella “Grande guerra patriottica”, la seconda guerra mondiale. Tutto per timore di eventuali attentati da parte della controffensiva di Kiev.
Il discorso del presidente russo dalla Piazza Rossa
Le “elite occidentali” hanno dimenticato quelle che furono «le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo», ha detto Putin nel suo discorso per l’anniversario della vittoria nel ’45. L’Occidente “provoca conflitti sanguinosi”, semina i semi della «russofobia» e pretende di “dettare le sue regole a tutte le nazioni” ha aggiunto il presidente russo.
“In una svolta decisiva contro la nostra Patria, è stata nuovamente scatenata una vera guerra” ha dichiarato sul palco della Piazza Rossa. “Abbiamo respinto il terrorismo internazionale, proteggeremo anche gli abitanti del Donbass” ha detto. Inoltre, ha aggiunto “proprio come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile. Crediamo che qualsiasi ideologia di superiorità sia intrinsecamente, disgustosamente criminale e mortale.”
“Non c’è cosa più forte al mondo del nostro amore per i nostri militari”. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiuso il suo discorso sulla Piazza Rossa inneggiando “alla vittoria”. “Niente è più forte della nostra unità”.
